giovedì 29 marzo 2012

GREENPEACE NON HA NEANCHE LETTO TUTTO LO STUDIO CHE CITA LA CENTRALE ENEL DI BRINDISI. COME BIMBI CHE APPROCCIANO NUOVI LIBRI, VISTE LE SOLE FIGURE

Questa mattina Greenpiss ha 'attaccato' la sede centrale di Enel per protestare in maniera miope contro le centrali a carbone di Enel. Perche' poi solo quelle di Enel? Tutto questo mentre in Sardegna i lavoratori della E.on protestavano per chiedere l'immediata realizzazione di una centrale a carbone a Fiumesanto e i lavoratori Enel di Porto Tolle in Veneto protestavano perche' vedono minacciato il loro lavoro da azioni senza senso come quella di Greenpiss. 
Ancora una volta Greenpiss ha raccontato la favola dello studio dell'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) che vede la nostra centrale 'Federico II' di Brindisi fra le più impattanti in europa. Una favola appunto o uno studio letto e raccontato a metà. 
La centrale Federico II rispetta tutte le normative ambientali vigenti e quanto al documento della EEA citato da Greenpeace, sono gli stessi autori dello studio a invitare alla cautela e all'attenta valutazione dei metodi di calcolo utilizzati. Regole di buon senso che evidentemente mancano a Greenpeace. Chi ha realizzato lo studio, infatti avvisa che bisogna tener conto del fatto che sono solo gli impianti piu’ grandi a essere analizzati mentre si ignorano altre fonti di emissione, seppur importanti per il loro apporto, come il traffico veicolare o il riscaldamento domestico. Il rapporto sottolinea che alcune industrie occupano un’alta posizione in classifica semplicemente per il fatto di essere grandi pur essendo piu’ efficienti e pulite di altre e che per esse si dovrebbe tener conto dei benefici che apportano in termini di produzione, occupazione, imposte versate.  Per la ‘Federico II’ la fonte di emissione piu’ significativa nello studio dell’EEA e’ l'anidride carbonica, uno dei gas responsabili dell’effetto serra che non ha alcun impatto sulla salute. Negli ultimi anni, inoltre, Enel ha investito e continua a investire oltre 500 milioni di Euro per il miglioramento ambientale dell’impianto brindisino ottenendo ulteriori abbattimenti delle emissioni e proprio a Brindisi sta sperimentando la cattura dell'anidride carbonica. Ad aprile, presso la ‘Federico II’ sara’ realizzata la fermata di uno dei gruppi di produzione per l’ulteriore miglioramento dell’efficienza e dell’impatto ambientale gia’ abbondantemente sotto i limiti di legge.  Noi lavoratori della centrale Enel ‘Federico II’ abbiamo la sensazione che quella di Greenpeace sia solo una trovata pubblicitaria per promuovere il nuovo sito in cui vengono chiesti soldi ai visitatori. Pubblicita’ squallida e intollerabile perche’ fatta sulla pelle dei lavoratori.

4 commenti:

  1. E' curioso come i "lavoratori" esprimano in maniera esatta, testuale direi, gli argomenti che oggi il responsabile della comunicazione di Enel ha sostenuto nell'incontro con me. Fantastica coincidenza di vedute e assoluta sintonia.
    Invito voi a leggere il rapporto, se trovate tempo. Si intitola "Revealing the costs of Air Pollution", realizzato dall'Agenzia Europea per l'Ambiente. Analizza le performance ambientali degli impianti industriali (cosa c'entrano il traffico e il riscaldamento domestico?) più nocivi in Europa.
    Si sostiene, in quel rapporto, che i costi aggregati dei danni causati dalle emissioni della "Federico II" (che risulta come l'impianto più nocivo in Italia) sono compresi tra i 536 e i 707 milioni di euro l'anno (questa forchetta è riferita al 2009). Lo avete letto, per caso? Siete in grado di smentire questo dato?
    Ricordo poi, en passant, che 4 dirigenti di quella centrale sono da pochi giorni sotto inchiesta per omicidio colposo, mentre 12 dirigenti lo sono (tra l'altro) per gettito pericoloso di cose e danneggiamento alla colture. Tutte ipotesi di reato connesse alle emissioni della centrale. La magistratura avrà modo di accertare.

    Andrea Boraschi, campaigner di Greenpeace Italia

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  2. Caro Andrea Boraschi,
    le sue allusioni denotano una totale ignoranza del mondo aziendale. Siamo lavoratori di Enel e il nostro comitato è composto anche da tecnici ambientali, d’esercizio, di manutenzione. Le torna strano che siamo noi a fornire i dati ai nostri colleghi delle altre sedi quando questi servano? Bene.
    Purtroppo per lei lo studio noi lo abbiamo letto tutto. Non ci siamo soffermati alla scritta 536 o 707 e alla prima classifica trovata. Ci siamo sforzati di capirlo, cosa che lei non ha fatto. Si è reso conto di come è stato fatto quel calcolo e come sono stati ottenuti quei numeri? Ha letto le avvertenze degli autori? Noi si, quindi la invitiamo a leggerlo tutto evitando di estrarne solo quello che le fa comodo. Probabilmente per noi i numeri sono meno un oggetto misterioso che per lei. Gli autori dello studio fanno molte premesse e invitano alla cautela. Questa però forse a lei manca.
    Quello della CO2 è un problema globale che lei, con le sue azioni insensate vuole affrontare paradossalmente a livello locale. Con tutto il rispetto, questo è ridicolo. Se con me vuole parlare di Brindisi o anche del parco termoelettrico italiano, io le dico che lei si preoccupa di un milionesimo dell’anidride carbonica mondiale fregandosene di tutto il resto e questo la dice lunga. Faccia le battaglie appendendosi sulle fabbriche d’auto o su quelle delle industrie del riscaldamento o su quelle dell’estrazione del gas. Forse così diventerà più coerente e credibile. Ma lei li ha visti oggi i lavoratori disperati di EON che chiedono la realizzazione della nuova centrale a carbone di Fiumesanto in Sardegna? Certamente no. E di questo si vergogni.
    Altra cosa e qui chiudiamo. Lei non è un giudice e non conosce i fatti. Eviti di emettere in maniera strumentale condanne per vicende che neppure conosce e che coinvolgono padri di famiglia che svolgono il loro lavoro rispettando le leggi e il territorio in cui abitano. Lasci lavorare la magistratura e magari tra qualche tempo torni a scusarsi sul blog per questa uscita da giustizialista ignorante. Vada a lavorare seriamente e smetta di fare il falso ambientalista.
    Carlo Depunzio

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    1. "Caro" signor Depunzio,
      non entro nel merito delle altre affermazioni da lei fatte... troppo numerose e "complesse" le variabili chimico-fisico...sperimentali per poterle trattare qui...
      Però, di certo, una cretinata l'ha scritta lei, qui sopra! Premesso che il discorso nasce in un'ottica di "Salvaguardia Ambientale" (e NON occupazionale!)... è ridicolo citare i "lavoratori disperati di EON che chiedono... lavoro"...
      Se è per questo, è ovvio che delle persone più o meno disoccupate, se non disperate (in questo periodo di crisi, poi...) non è certo detto che si possano permettere di andare sul sottile nello "scegliere" un lavoro per portare soldi a Casa... (al di là della loro Consapevolezza sui danni prodotti da una azienda datrice di lavoro)...
      Questo non significa che tutto sia lecito (in questo caso, da un punto di vista "Ambientale")...
      Sennò, parimenti, dovremmo leggittimare anche tutti quelli che, pur di guadagnare, sono disposti a lavori... poco Etici o, addirittura, Legali...
      Allora possiamo provare compassione anche per i disoccupati di "certe parti" che, per "disperazione" (o per "cultura"... cioè... ignoranza...) vengono assunti dalla mafia, dalla camorra, ecc... basti pensare all'"ecomafia"!!! ... eppure anche lei... produce "lavoro"...
      ASSURDO!!!
      Qui a Trieste abbiamo una Ferriera che inquina mostruosamente la città da una vita! E' dimostrato da anni, da ormai infiniti Test e Comitati Scientifici... contribuendo ad aumentare i casi di malattie come i tumori ai polmoni (soprattutto alle migliaia di abitanti vicino alla Ferriera)...
      E' chiaro che chiudendo la Fabbrica (come si vuole fare da anni!) si crea un nuovo problema occupazionale per le centinaia di lavoratori...
      ma (con tutto il Rispetto per i loro posti di lavoro) questo NON giustifica certo la "Legittimità" di continuare ad INQUINARE mostruosamente una città di oltre 200.000 abitanti...
      E, visto che il discorso di partenza era esclusivamente "Ambientale" e non occupazionale...
      almeno questa parte della sua critica fa acqua... anzi... è nera come... il carbone!
      I sindacalisti si occupano del "bene" dei lavoratori... gli Ambientalisti... del Bene del Pianeta... sono due cose "leggermente" diverse...
      Gli interessi/obbiettivi diversi possono anche contrastare... ma non necessariamente!
      E, se proprio le si vuole "collegare"... domani, sempre più, ci saranno persone che cercheranno di trovare lavoro... sì, ma in una centrale produttrice di... ENERGIA PULITA (ne ha mai sentito parlare?!?)... da un punto di vista "sindacale" è uguale (posto salvato...) ... da un punto di vista "Ambientale"... NO!!! E' "leggermente" diverso...
      Se ha dei Figli, spero per loro che lei desideri il Meglio per loro... compresa l'Aria che respirano... (visto che i Bambini sono tra i primi, in aumento, ad ammalarsi per l'inquinamento - aereo - ambientale)!

      Parafrasando il grande Lucio Battisti, la saluto cantando:
      "Tu chiamala se vuoi... Evoluzioneee..." (cioè Civilizzazione - Responsabile - Energetico/Ambientale!)
      ps
      ... oppure... (per allargarci, come ha fatto lei) potremmo sempre tornare indietro... alla "Londra dell'800"... o del "solo" 1952: in 5 giorni 12.000 morti e 100.000 malati! Per CARBONE! (http://it.wikipedia.org/wiki/Grande_smog_%28Londra_1952%29)

      ... A proposito di Profondità (e Precisione) di Pensiero... ;-)

      Carmelo Latino - scuolapereroi.it

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  3. Caro Carmelo,
    seguo la sua distinzione tra problema ambientale e occupazionale. Quello che fa di lei un estremista è che lei parte da un assunto sbagliato: "ho ragione io e la centrale fa male".
    La centrale per la quale lavoro, al di la dei suoi personali assunti, rispetta tutte le normative comunitarie e nazionali (molto più restrittive) sull'ambiente e la salute quindi io e i miei familiari che vivono a Brindisi siamo sereni perchè grazie anche al mio lavoro e a quello dei miei colleghi la centrale produce energia elettrica in maniera sostenibile per noi, per lei e per il paese.
    L'azienda per la quale lavoro (Enel) non manca, inoltre, di prevedere continui investimenti per migliorare l'impatto ambientale dell'impianto.
    Io e i miei colleghi in pratica ragioniamo in termini tecnico-scinetifici e non dei mal di pancia.
    Se lei è uno scienziato mi piacerebbe che argomentasse in maniera scientifica il numero dei morti o dei malati che empiricamente e assurdamente attribuisce all'impianto. Se vuole parlare di studi che non ha neppure letto, l'invito rimane tale anche per lei: vada a leggerlo per intero assieme a tutte le avvertenze e si renderà conto che viene anche spiegato che gli impianti monitorati sono spesso tra i più efficienti.
    Tornando alla distinzione iniziale (ambiente e occupazione), semplicemente noi il problema lo affrontiamo complessivamente mentre lei sbaglia indirizzo su quello ambientale e non si pone quello occupazionale.
    Insomma, ci piacerebbe che desse altrettanta attenzione a tutte le fonti di emissioni sul nostro pianeta. Vada a protestare dove davvero il carbone si usa in maniera massiccia (Germania, USA, Inghilterra, Cina, India, ecc.) e senza gli accorgimenti ambientali che invece si usano nella centrale Enel di Brindisi forse così diventerà più credibile. Se le riesce, faccia anche la protesta contro le fabbriche di automobili e di trasporti che tutte assieme valgono anche più del comparto elettrico.
    Non voglio sembrarle inutilmente polemico ma lei parte da presupposti a mio avviso errati.

    p.s. per cortesia, non paragoni una ferriera a un moderno impianto a carbone. Questo dimostra che lei non conosce la nostra centrale e per questo, come è suggerito dal buonsenso, sarebbe bene che si informasse prima di parlare senza seguire l'apostolo di turno.

    p.p.s. Guardi che non siamo più nella Londra dell'800. Nel frattempo il mondo e i sistemi di produzione si sono evoluti ma lei forse non se ne è accorto e crede che basti leggere Wikipedia riferita a una situazione di 200 anni fa per pensare di capirne qualcosa. Anche in questo caso avrebbe fatto meglio a evitare l'esempio.

    p.p.p.s. Amo anche io Lucio Battisti ma mi sarei aspettato piuttosto la citazione di qualche scienziato piuttosto che quella di un cantante anche perchè se tutti ragionassero come lei l'evoluzione ce la potremmo scordare.

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