mercoledì 12 dicembre 2012

BRINDISI E LA DEMOCRAZIA OFFESA


Pressioni continue e campagne pubblicitarie con minori inconsapevoli sono lo strumento utilizzato da pseudo associazioni ambientaliste per offendere la democrazia nel nostro paese. Oggi è cominciato il processo per accertare la dispersione delle polveri di carbone della centrale Enel di Cerano. Come detto, le responsabilità vanno accertate perché il processo potrebbe concludersi dimostrando che dispersioni non ce ne sono state e che gli imputati non hanno responsabilità.
 Come lavoratori e come componenti del Comitato Energia Ambiente e Territorio ci chiediamo:
  • è giusto che ci siano personaggi che emettono sentenze prima che il processo stesso sia cominciato?
  • è corretto e democratico che alcuni gruppi di interesse con picchetti, presidi e campagne pubblicitarie cerchino di influenzare la magistratura che, invece, va lasciata libera di lavorare e valutare se le leggi sono state osservate ?
In questi ultimi anni la centrale di Cerano, che da tempo investe in miglioramenti ambientali, è diventata pretesto per la ricerca del consenso elettorale o per portare avanti interessi personali.
Ci troviamo di fronte a personaggi che, quando possono, osteggiano anche lo sviluppo dell’eolico e del fotovoltaico. Personaggi che dipingono scenari apocalittici per avere vita facile nella raccolta dei fondi. Parliamo di persone che mescolano dati e richiamano studi europei per giustificare patologie neonatali. Ma lo studio cui fanno riferimento Greenpeace e No al Carbone prende in considerazione la Centrale Enel soprattutto per la CO2. Da quando l’anidride carbonica ha a che fare con le patologie neonatali o qualsiasi altra patologia? Roba da scienziati della disinformazione e dell’ignoranza.
Anche la costituzione di parte civile nel procedimento in corso è diventata in questi mesi uno sport che rischia osteggiare il corretto funzionamento del procedimento giudiziario. Abbiamo assistito alla barzelletta di comuni che hanno scelto di costituirsi parte civile nonostante si trovino a decine e decine di chilometri di distanza dalla centrale e non si capisce cosa abbiano a che fare con le polveri di carbone (sempre che ci sia stata dispersione). Un atteggiamento che, a nostro avviso, produce sperpero di denaro pubblico e ha come unico effetto quello di far lavorare qualche avvocato.
Secondo la nostra opinione la magistratura, alla quale va tutto il nostro sostegno, dovrebbe essere lasciata libera di lavorare e valutare tranquillamente se le leggi sono state rispettate. 
Questo è quello che avviene in una democrazia.

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