mercoledì 14 maggio 2014

I CAMINETTI DI TORCHIAROLO E L'INADEMPIENZA DEL COMUNE

Una buona notizia per Torchiarolo. La vicenda è nota a molti. Si è cercato in questi anni di attribuire alla presenza della centrale i frequenti sforamenti di PM10 nel comune brindisino. 
L'Agenzia Regionale di Protezione Ambientale ha svolto, su invito della Regione Puglia, approfondite analisi sulla qualità dell'aria nel comune brindisino. Sono state condotte analisi molecolari che hanno chiarito una volta per tutte che gli sforamenti non dipendono dalla centrale ma dalla combustione delle biomasse nei caminetti e dalla vicinanza del comune a una strada ad altissimo scorrimento veicolare.
Visti i risultati delle analisi, la Regione Puglia aveva stanziato fondi per il comune di Torchiarolo ed emesso un'ordinanza che obbligava all'installazione di filtri anti-particolato sui camini delle abitazioni. A Torchiarolo ogni casa ha un caminetto. Il Sindaco non ha mai provveduto a rispettare questa ordinanza regionale e ha continuato la sua campagna di visibilità e di sperpero di danaro pubblico ostinandosi ad accusare la centrale degli sforamenti. Addirittura aveva deciso di ricorrere al TAR di Lecce contro l'ordinanza regionale. Meglio pagare consulenti e avvocati piuttosto che tutelare la salute dei propri compaesani. Qualche giorno fa, il tribunale amministrativo di Lecce ha emesso un'ordinanza in sede cautelare con la quale respinge la richiesta di sospensiva del Comune di Torchiarolo e lo obbliga a rispettare le indicazioni della Regione Puglia.
Questa vicenda ha dell'incredibile. Comodo dire che non è possibile che la colpa sia dei camini perché questi vengono accesi dalla notte dei tempi. Il fatto è che nella notte dei tempi non si facevano analisi e controlli approfonditi sulla qualità dell'aria mentre ora questo accade. Negli anni sono state realizzate diverse campagne di monitoraggio e il risultato è sempre stato lo stesso: gli elevati livelli di PM10 dipendono dalla combustione delle biomasse nei camini e dei residui di potatura nonché dal traffico veicolare mentre l'apporto della centrale è assolutamente irrilevante. Gli studi effettuati sono andati ad analizzare le molecole presenti nel PM10 e le molecole permettono di individuare senza errori le origini dell'inquinamento perché una molecola di legna arsa è diversa da quella del carbone. Una molecola di particolato veicolare è diversa da una molecola di carbone.
Il sindaco è responsabile anche penalmente della salute dei propri cittadini. Non rispettare un'ordinanza regionale che mira proprio alla tutela della salute pubblica è un atto inconcepibile soprattutto tenuto conto del fatto che la Regione Puglia ha anche reso disponibili i fondi.
Le bugie hanno le gambe corte e tutti i nodi vengono al pettine. Venga rispettata l'ordinanza e si metta fine a questa farsa. I cittadini di Torchiarolo meritano rispetto.





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