giovedì 30 maggio 2013

I CONSIGLIERI FUSCO E ROSSI DI BRINDISI NON RISPETTANO LA MAGISTRATURA

Oggi i due consiglieri comunali brindisini di minoranza hanno presentato un ordine del giorno per chiedere che l' assemblea esprima solidarietà a Greenpeace e chieda all’Enel di rinunciare al processo in corso a Brindisi a carico di 13 attivisti che l’8 luglio del 2009, in contemporanea con il G8 dell’Aquila, assaltarono la centrale Federico II di Cerano. Si tratta di Riccardo Rossi del gruppo 'Brindisi Bene Comune’ e Roberto Fusco di ‘Si democrazia’.

Il comitato Energia Ambiente e Territorio esprime, come sempre, fiducia e rispetto per l’operato e l’autonomia della magistratura di Brindisi e condanna al contempo ogni forma di violenza.

Siamo convinti che la critica sia il sale di ogni democrazia quando venga esercitata con forme compatibili con una democrazia moderna.

Per queste considerazioni, riteniamo irresponsabile la posizione assunta dai consiglieri Rossi e Fusco. Certo sfugge a Rossi, ma non dovrebbe sfuggire all’avvocato Fusco, che l’accusa è stata promossa dalla magistratura penale e non certamente da Enel, in quanto i reati contestati agli attivisti di Greenpeace, sono perseguibili d’ufficio ai sensi del codice penale.
Certamente da cittadini, ci aspetteremo ben altro comportamento da chi si candida a rappresentare le istituzioni.

1 commento:

  1. Ma che ci volete fare? Queste sono le priorità per i sigg. Rossi e Fusco, rappresentanti di una sottilissima fascettina di popolo, che di fronte a una città impoverita e in decadenza, mettono in scaletta in consiglio comunale la richiesta all amministrazione di chiedere ad Enel di togliere la denuncia a greenpeace. Incredibile come questo possa essere accettato, incredibile come il consiglio comunale, luogo riservato alla discussione di problemi e questioni strettamente legate a faccende serie che riguardano la città, usino invece questo luogo per difendere lobby vicine alla loro posizione.. Da cittadino resto schifato. Pensavo che si difendessero i diritti dei cittadini onesti e dei lavoratori, magari anche di chi "contesta" civilmente, ma non di chi attraverso un vero e proprio atto di delinquenza, mette a repentaglio la propria incolumità e quella di chi in quel momento rappresenta l azienda Enel (se quegli "attivisti" si fossero infortunati, certamente qualcuno dell Enel ci sarebbe andato di mezzo). Queste dimostrazioni vanno censurate, altro che. Che pensino ai problemi veri dei brindisini senza lavoro i sigg. Rossi e Fusco, che pensino m,eno a questioni personali e che inizino a difendere in modo concreto lavoro e lavoratori, invece di appoggiare demagogicamente questioni in cui hanno solo da guadagnarci.

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