In questi giorni i soliti fanta-ambientalisti brindisini (quelli
che si dedicano alle sole vicende del carbone tralasciando i veri problemi)
stanno diffondendo in rete nuovi dati sull'inquinamento delle acque da parte
della centrale Enel di Cerano. Parlano di chilogrammi di nichel, piombo e
mercurio sversati in mare.
FALSO!!! Basta
verificarlo con gli Enti preposti ai controlli mica con Enel. Sono molti anni
oramai che la centrale restituisce al mare la sola acqua di raffreddamento
priva di qualsiasi inquinante. La sua temperatura è poco più alta rispetto a
quella delle acque del mare. Tanto devasta la fauna, che ci sono molti
pescatori che si piazzano proprio li alla ricerca di pescato.
Da molti anni la centrale Enel di Cerano è dotata di un
cristallizzatore, un impianto che azzera gli scarichi in mare delle acque di
ciclo dell’impianto. Sono venuti anche gli americani a visitarlo per studiarne
il funzionamento con l’idea di applicarlo alle oltre 600 centrali a carbone
presenti negli Stati Uniti (e si, li ce ne sono una miriade, da noi una
manciata che non supera numericamente le dita di una mano ma non se ne parla). Enel, inoltre, sostiene i costi della campagna pubblica di monitoraggio delle acque marine in collaborazione con Provincia, Università del Salento e Confindustria. L'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale pugliese (ARPA) effettua frequenti controlli. Legambiente con l'iniziativa Goletta Verde 2013 non ha segnalato criticità nel tratto di mare vicino alla centrale.
Insomma, non vi sono criticità e questo è verificabile facilmente.
Ma se la centrale scarica zero inquinanti in mare, da dove
vengono questi dati diffusi dai professionisti della disinformazione? Da un registro europeo delle emissioni che fa riferimento a molti anni fa! Peccato che si sono dimenticati di dirlo. Un caso? Non
credo. Nelle loro note trasformano la fotografia di una situazione pregressa in
situazione attuale. Insomma UN FALSO
COLOSSALE! Dimenticano inoltre di chiarire che molti anni fa la legge
consentiva gli scarichi in mare in misura controllata e per quantità non ritenute
pericolose per l’ambiente e per la flora e la fauna marina. Si parla di
microgrammi. Che fanno loro per spaventare le persone? Fanno la somma degli
anni indietro fino a raggiungere cifre che abbiano maggiore impatto sui
lettori. Roba da artisti della
contraffazione.
Sono stato definito da questi signori “burattino” qualche
giorno fa. Mi chiedo chi sia davvero il burattino di chi. I dati forniti sono MANIPOLATI! Lo scopo? Probabilmente aumentare
la raccolta fondi, non lo so.
L’ho detto e lo ripeto: questo modo di fare del nostro
fanta-ambientalismo brindisino sta arrecando danni ben più gravi al territorio
rispetto a quelli che vogliono descrivere. Queste informazioni, peraltro false,
rischiano di allontanare turisti e imprenditori dal nostro territorio. Lo hanno
fatto in occasione del Negramaro Wine Festival, continuano a farlo ancora senza
problemi. E la politica che fa? Gli corre dietro.
Un turista che fa una ricerca in internet per avere
informazioni sul suo ipotetico viaggio nelle nostre terre rischia di arrivare
sul loro sito e leggere una marea di sciocchezze che offrono scenari
apocalittici e surreali. Che fa? Semplice, “cambia aria”.
Questo non è ambientalismo. Questa è irresponsabilità e
disinformazione a danno del territorio.
Grazie, grazie davvero.
C. Depunzio
Si prendono certi pisci davanti alla centrale. Depù non perdire fiato che questi vogliono solo raccogliere soldi e voti. Della terra nostra non gliene frega un beneamato cazzo!
RispondiEliminaMartino
La coerenza salutista ed ecologista; dicono No al carbone e si fanno di canne dalla matina alla sera.. Come si chiama questo se non INQUINAMENTO?? Poveri i loro padri, che ancora cercano di raccomandarli per farli assumere negli impianti di Brindisi..
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