mercoledì 2 ottobre 2013

BRINDISI BENE COMUNE: L'ENNESIMA PRESA IN GIRO AI LAVORATORI

Rileviamo che i consiglieri di Brindisi Bene Comune si sono ben adattati alle logiche di quella politica in continua campagna elettorale a cui piace tenere due piedi in una scarpa per non scontentare nessuno e non perdere voti. Ci riferiamo all'ultima proposta di assunzione del personale Edipower presso la centrale Enel Federico II di Brindisi. Un chiaro esempio di incoerenza che farebbe venire da sorridere se non stessimo parlando di lavoratori e di futuro delle loro famiglie che esigono rispetto e risposte serie.
Brindisi Bene Comune auspica la chiusura di un sito produttivo, quello di Edipower, che offre lavoro a un centinaio di famiglie oltre l’indotto. Brindisi Bene Comune non intende prendere in considerazione un rilancio legato a un progetto industriale sostenibile della centrale di Brindisi Nord. Vuole solo che la centrale chiuda. Per non scontentare i lavoratori e non perdere voti propone di imporre alla centrale Federico II di Enel l’assunzione dei lavoratori Edipower.
Eh si. Quella stessa centrale Enel che Brindisi Bene Comune vorrebbe convertire a gas.
Facciamo due conti. In una centrale a gas lavorano in media una trentina di persone, in alcune anche meno, mentre l’indotto è ridotto all’osso. Nella Federico II lavorano più di mille persone. Chiederne la conversione a gas equivale a chiedere l’esubero di almeno 800 lavoratori e molto probabilmente la sua chiusura perché in un mercato come l’attuale un’ennesima centrale a gas non entrerebbe in funzione quasi mai.
Qualcuno dirà che non si può barattare l’ambiente con il lavoro. È vero. Noi del Comitato Energia Ambiente e Territorio ne siamo convinti. Alle aziende, però, bisogna chiedere di investire per rendere gli impianti compatibili con l’ambiente (Non si può certo dire che Enel a Brindisi non lo stia facendo visto il mezzo miliardo di euro investito negli ultimi anni e il carbonile coperto in corso di realizzazione). Per la centrale di Brindisi Nord di A2A bisogna chiedere investimenti se vogliamo preservare il lavoro e proseguire nella direzione della sostenibilità ambientale.
Solo Brindisi Bene Comune può credere che in periodi di crisi come questi, in cui le aziende chiudono o fuggono all’estero, si possano tenere in piedi impianti non produttivi. È per questo che consideriamo le logiche di Brindisi Bene Comune incoerenti e dannose per il nostro territorio utili solo al mantenimento di un ridottissimo consenso elettorale.

Carlo Depunzio


1 commento:

  1. sig. Depunzio, con tutto il rispetto, beh, forse le logiche di Brindisi Bene Comune saranno pure dannose (io ne dubito fortemente), ma, certamente, una centrale a carbone è molto ma molto più dannosa delle logiche di BBC. Io capisco la preoccupazione, ma anche la rabbia e l'indignazione (mi sia consentito dirlo nel modo più educato e civile possibile) di chi, come i "no al carbone" e tutti coloro (me inclusa) che si battono ogni giorno a difesa dell'ambiente. Io credo che vent'anni fa le istituzioni politiche a Brindisi avrebbero dovuto indire un referndum per vedere se noi saremmo stati d'accordo per avere una centrale a carbone qui, e sono straconvinta che, in tantissimi, avremmo votato "NO"! io comprendo che voi ci lavorate lì e difendete il vostro posto di lavoro; ma dovete capire anche che difendere una centrale a carbone, almeno per quel che mi riguarda, è come arrampicarsi sugli specchi, e mi riferisco in generale. Nessuno può negare che il carbone è causa di cancro! e a Brindisi i tumori sono in aumento: ed anche, in questo caso, voi di Cerano mi direte che i tumori sono in aumento dappertutto, ma a Brindisi si supera la media! e -parlo per me- io temo che la causa principale sia proprio la Centrale Federico II! Io sostengo fortemente chi si batte per la riduzione del carbone della vostra Centrale, ma sostengo ancora di più chi vuole la sua chiusura! ovviamente collocando chi ci lavora altrove: una centrale a carbone è incompatibile con l'ambiente. Dicono che usate tante tecnologie per impattare il meno possibile, ma io vorrei sapere quali tecnologie usate, visto che ogni volta si vedono scie nere sui cieli di Cerano ed anche un poco oltre! anzi, ogni volta che vedo tutto questo fumo penso "e fortuna che usano delle tecnologie all'avanguardia!!". Ecco perché dovreste cercare voi lavoratori della Federico II di mettervi un po' nei panni nostri, e cercare di comprendere la nostra preoccupazione, che è legata al pensiero di avere sul nostro territorio una centrale a carbone!, non una centrale di fiori e rose! grazie se vorrete pubblicare questo mio pensiero

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